Virtus Verona - Padova la parola di Gigi Fresco
02 Feb 2024Un lampo nella nebbia, anzi due. Che per poco stavano per diventare tre. La Virtus Verona è uscita indenne dal catino del "Menti" in una serata che quel particolare fenomeno atmosferico ha reso ulteriormente magica.
Due penalty parati da Sibi al centravanti del Vicenza Ferrari, con il portiere gambiano che eguaglia a livello professionistico una performance personale già vista in rossoblù all’epoca della Serie D, ed un urlo strozzato in gola per il possibile gol del vantaggio, all’ultimo giro di lancette, che Confente ha negato a Demirovic e compagni.
Tre momenti top di una gara eccellente sul piano tattico e a livello di prestazione di gruppo che ha permesso agli uomini di Gigi Fresco di proseguire la striscia positiva iniziata al Moccagatta con il successo sull’Alessandria e proseguita la settimana successiva al Gavagnin-Nocini del pari nel derby veronese con il Legnago Salus.
Certe prove poi è indubbio valgano oltre l’aspetto numerico del risultato e con il “Lane” è uno di quei casi in cui il pari sa un po’ di vittoria. Che va oltre al valore dell’avversaria
E i rossoblù sono stati capaci di ottenerlo giocando quasi metà gara con un uomo in meno. «È stata indubbiamente una grande soddisfazione conquistare un punto contro una squadra forte come quella di Vecchi, oltretut- to in condizioni non facili per noi per come si era messa la partita», ribadisce Gigi Fresco, raggiante dopo la sfida.
«Siamo scesi in campo con tante assenze, da Casarotto a Nalini e Manfrin, senza dimenticare che in settimana è partito Faedo. In dieci è stata dura, ma faccio un plauso ai ragazzi per come hanno affrontato la sfida da quel momento in poi. Siamo stati bravi a restare calmi, a non disunirci, e anzi accelerare alla fine».
Non può mancare un cenno al portiere rossoblù, salito alla ribalta non solo per le due parate decisive nei tiri dal dischetto. «Sibi è un portiere straordinario. Non è una cosa segreta che io abbia grandissima stima di lui, a parte che per me è come se fosse mio figlio.
Lo conosco da quando è arrivato in Italia e non giocava ancora a calcio. Ha una reattività spaventosa, una velocità di gambe eccezionale ed è stato doppiamente bravo per come ha gestito la pressione sui tiri dal dischetto.
La nota ulteriormente positiva è che non abbiamo mai rinunciato a pungere, chiudendo in avanti con qualche rimpianto per le occasioni di Demirovic nei minuti di recu- pero». Ora a Verona arriva un’altra big del campionato e il presidente-allenatore rossoblù è concentrato sulla prossima avversaria.
«Abbiamo in più Amadio, che ha fatto bene a Vicenza.
Arriviamo da una prestazione che ci ha dato nuovo morale, una scarica positiva in vista di un’altra partita durissima, con una candidata alla promozione allenata da un bravissimo tecnico».
Padova che presenta l'ex rossoblù Faedo. «Carlo è un grande giocatore che è andato ad arricchire una rosa di prim’ordine per la categoria. Sfide come questa sono il sale del calcio. Come si affrontano? Giocando concentra- tissimi e con la stessa determinazione che abbiamo mostrato a Vicenza».