Virtus Verona - Trento la parola di Gigi Fresco

Da Trento al Trento. Da stropicciarsi gli occhi. Il girone virtuale di diciannove gare della Virtus Verona, iniziato con un due a zero a casa della compagine di Tedino, prossima rivale di Danti e soci, conta undici vittorie, sei pareggi e due soli kappaò. Tradotto, trentotto punti. Una media di due a partita che significano uno score da promozione diretta. I ragazzi in rossoblù non hanno smesso di raccogliere applausi e soddisfazioni neppure al Menti, stadio prestigioso in cui hanno sconfitto per la prima volta nella storia il blasonato Lane.

Con lo stesso organico o quasi, da Trento al Trento c’è stato un salto in avanti mentale unito alla crescita dei singoli che, inseriti in un gruppo coeso, sta facendo volare la squadra. «La chiave è stata la capacità di restare sereni nei momenti di difficoltà a inizio stagione» sottolinea Gigi Fresco.

"Nell’arco di un campionato è la condizione che fa la differenza. Le due ultime prove ne sono l’esempio. Quella di domenica scorsa col Sangiuliano e di mercoledì a Vicenza sono state due partite difficili, in cui abbiamo rischiato in avvio. In entrambi i casi siamo stati bravi a restare compatti, concentrati, per poi colpire quando s'è presentata l'opportunità".

Anche se la classifica resta corta, la Virtus si gode una posizione in classifica davvero da sogno. "Al Menti abbiamo vissuto una delle più belle serate della nostra storia, in uno stadio così prestigioso e contro un’avversaria che stimiamo e rispettiamo tantissimo.

Sono davvero felice per il successo e per i ragazzi. Una gioia che è necessario condividere con tutto l'ambiente Virtus. Il merito è veramente collettivo: dopo le prime tredici partite altrove sarei stato esonerato, invece ora abbiamo la salvezza ad un passo o quasi. Con il Trento non sarà facile, perciò dobbiamo tornare subito a lavorare per raggiungere la matematica certezza di restare nella categoria e, magari, meritarci qualcosa in più".

(PS)